CILIEGIO E DURONE

Il ciliegio (Prunus avium), originario d’Europa, cresce in qualunque tipo di clima e in piena luce. Poco esigente sul tipo di terreno, teme solo le terre troppo umide e impermeabili. Albero rustico a portamento svasato, il ciliegio si arrotonda con il tempo raggiungendo in età adulta i 6/10 m di altezza. La sua abbondante fioritura bianca in marzo-aprile teme le gelate tardive : i fiori muoiono a -2°C.

Il ciliegio venduto a radice nuda si pianta da Ottobre ad Aprile sotto forma di mini fusto (60 cm) o mezzo fusto.

La fruttificazione interviene 2/3 anni dopo la messa a dimora

Per mettere una pianta di ciliegie nel nostro giardino o frutteto bisogna per prima cosa scegliere la varietà, il luogo ed il portinnesto. Quello più utilizzato in azienda è:

  • Portainnesto Franco Non presenta particolari  problemi di adattamento e compatibilità con l’innesto, essendo della stessa razza. Dal punto di vista del portamento si tratta di portinnesti di grande vigoria, molto adatti a terreni poveri o siccitosi.  Danno vita ad alberi resistenti e ben radicati.
  • Portainnesti Gisela 6 nanizzante. Dimostrato idoneo agli impianti ad alta densità in corso di sperimentazione nelle aziende delle province di Ferrara e Bologna. Messa a frutto molto precoce. Eccellente produttività. Buona tolleranza alla galla del colletto e ai virus. Nessun pollone. Ideale su terreni profondi e irrigati anche se il terreno è pesante e asfissiante. Durata media dell’impianto circa 15 anni
  • Portainnesti Colt. Pianta di vigoria medio-elevata in vivaio,con habitus assurgente e compatto. Attività pollonifera scarsa. Si adatta bene a diversi tipi di suolo,compresi quelli tendenzialmente pesanti e umidi. Sensibile a terreni calcarei e limitata disponibilità idrica. Sensibile al tumore radicale (Agrobacterium tumefaciens). Considerato in alternativa al Franco in caso di ristoppio,anche su terreni pesanti. . Durata media dell’impianto circa 15 anni.

Per una corretta impollinazione le condizioni, oltre al clima favorevole, sono sostanzialmente due:

  • Presenza di piante impollinatrici. Il ciliegio è una pianta autosterile e quindi è necessario che nel frutteto misto siano presenti almeno due varietà in grado di impollinarsi tra loro.
  • Presenza di insetti pronubi. L’impollinazione è entomofila, cioè avviene grazie agli insetti pronubi. Come per la maggior parte dei fruttiferi, anche il ciliegio si avvantaggia della presenza di arnie di api nel frutteto, ma anche i bombi e le osmie fanno la loro parte.

La potatura del ciliegio deve essere accurata e fatta da mani esperte, perché in inverno la pianta cicatrizza con difficoltà ed emette molta gomma dai tagli. Una potatura poco accorta può avere serie conseguenze sulla salute dell’albero. Ci si limita a potare gli esemplari poco vigorosi e molto produttivi.

La raccolta va da fine Maggio a fine Giugno. E’ consigliabile piantare tanti tipi di ciliegi per avere frutti a scalare in modo tale da organizzare la raccolta.

Il frutto della ciliegia  ha una breve durata quindi va consumata fresca nel giro di pochi giorni, altrimenti la si può utilizzare per la frasfomazione (marmellate, succhi, sciroppi …) Un buon modo per conservare il sapore delle ciliegie è metterle sotto spirito.

Malattie e parassiti: Monilia del ciliegio, Corineo delle drupacee, Mosca del ciliegio, Afide nero del ciliegio, Cimice asiatica, Cocciniglie.

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