PERO
Il pero è un albero da frutto molto diffuso, la sua coltivazione è estesa anche nei piccoli orti oltre che nei frutteti. Ha origini euroasiatiche, appartiene alla famiglia delle rosacee e al genere Pyrus. La pianta di pero ha un portamento eretto, in condizioni naturali può crescere per diversi metri, in media da 10 a 15 ma, in condizioni normali coltivata per la produzione di frutti, l’altezza è molto più contenuta considerando anche gli interventi di potatura necessari per ottimizzare la produzione. La coltivazione del pero è diffusa dalla pianura fino alle zone montane dai 200 ai 1200-1400 metri. Le foglie di forma ellittica con margine appuntito sono di colore verde scuro, I fiori sono raccolti in corimbi e sono tipicamente di colore bianco o rosa.
Il tronco è inizialmente liscio nei primi anni di crescita, successivamente con il tempo presenta profonde e numerose spaccature della corteccia in sezioni quadrangolari.
Il portainnesto è una scelta cruciale da fare al momento dell’acquisto della pianta, visto che è l’elemento che determina il suo radicamento, e di conseguenza le qualità dell’albero nel resistere a siccità o umido e nell’adattarsi al tipo di terreno.
Quando si acquista una piantina di pero e si è in procinto di impiantare questa coltura nel frutteto è bene valutare le possibilità e selezionare il portinnesto più adatto per la situazione. Quelli da noi utilizzati sono:
- Portainnesto Cotogno B29 , é il più vigoroso specialmente per la
varietà della pera Abate dove si è dimostrato negli anni il migliore in fatto di durata Nel tempo , garantendo alla pianta 30 anni di vita ed una produzione di frutti di maggiore pezzatura.
- Portainnesto Franco, nella cultivar william’s addirittura migliore e più longevo che l’intermedio con Butirra hardy. Infatti viene usato per le cultivar di william’s,Max red bartlett e Kaiser. Negli ultimi anni si stà diffondendo l’utilizzo anche per l’Abate in quei terreni argillosi e sfruttati dalle colture precedenti.
Portainnesto Cotogno Ma.
Il pero, venduto a radice nuda si pianta da ottobre ad aprile
FRUTTIFICAZIONE-RACCOLTA: Per ottenere bei frutti, bisogna praticare il diradamento a giugno, conservando solamente una o due pere posizionate all’esterno del corimbo. I frutti ottenuti saranno più grossi.
Trattamenti antiparassitari:
- Ticchiolatura: è la più temibile malattia fungina nel pero; la difesa ha inizio con un trattamento preventivo alla comparsa delle punte verdi o delle orecchiette di topo, con sali di rame o polisolfuro di calcio e prosegue poi con prodotti di copertura.
- Psilla: arreca gravi danni imbrattando la vegetazione e soprattutto i frutti con una tipica melata scura che li rende incommerciabili; oggi viene operato il controllo biologico grazie all’azione di un insetto predatore, l’ “Anthocoris nemoralis” oppure fosforganici a largo spettro d’azione o l’uso di olii gialli (DNOC) alla ripresa vegetativa.
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