Alfonso Lavalle

Utilizzo:   Per il consumo allo stato fresco.

Caratteristiche ed Attitudini colturali:

  • Vigoria: buona; nelle collezioni di Conegliano ed in un vigneto sperimentale in cui era stato introdotto (Cosmo, 1940), è sempre apparso un vitigno di un certo interesse, perché alla vigoria notevole associa una buona produttività ed un aspetto molto attraente del frutto, che è costituito da bei grappoloni giustamente spargoli, con acini grossi, rotondi e leggermente depressi in corrispondenza dell’ombelico, di colore nero violaceo intenso e dal sapore semplice ma zuccherino e gradevole. A differenza di quanto si verificherebbe in Francia, ove la buccia di questa uva talora si fende con conseguente insorgenza del marciume (Branas e Truel, 1965), nell’ambiente di Conegliano l’inconveniente non si verifica se non nelle annate molto piovose.
  • Produzione: buona.
  • Posizione del primo germoglio uvifero: 2° o 3° nodo.
  • Numero medio di infiorescenze per germoglio: 2.
  • Fertilità delle femminelle: quasi nulla.
  • Resistenza alle malattie: buona alle comuni crittogame; secondo Doazan (1973) e Egger (1975) l’Alphonse Lavallée risulta molto sensibile alla necrosi corticale causata da Phomopsis viticola Sacc.

Comportamento rispetto alla moltiplicazione per innesto: normale.

Grappolo medio – grande, cilindrico o conico, un poco spargolo, del peso medio di circa 550-650 grammi. Acino molto grosso di forma sferica; buccia spessa, consistente, pruinosa, di colore blu nero intenso e uniforme; polpa croccante, succosa, dolce, con sapore semplice. Resiste bene al trasporto ed ha una buona conservabilità.

Epoca di maturazione: tra la fine di agosto e la fine di settembre.

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